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  • Istituto di Scienze della Vita

RISCHIO IDROGEOLOGICO, METODI E STRUMENTI INNOVATIVI PER PREVENIRLO E LIMITARLO: PRESENTATO ALLA SCUOLA SANT’ANNA UN NUOVO PROGETTO EUROPEO, L’ISTITUTO DI SCIENZE DELLA VITA TRA I PARTNER

Data pubblicazione: 27.03.2017
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Un nuovo progetto europeo sul rischio idrogeologico vede come partner l’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore, in consorzio con istituzioni italiane e francesi, per identificare le strategie più adeguate nel prevenire e mitigare il rischio da alluvioni in ambiti urbani e peri-urbani. Il progetto T.R.I.G-Eau (acronimo di “Transfrontalierità, Resilienza, Innovazione & Governance per la prevenzione del Rischio Idrogeologico”) è stato presentato durante un workshop alla Scuola Superiore Sant’Anna.

Il nuovo progetto, della durata di 3 anni, è stato finanziato dal programma “Italia-Francia Marittimo 2014-2020”, e vede la partecipazione di nove istituzioni appartenenti al settore pubblico e privato, basate in Italia tra Liguria, Sardegna, Toscana e che, con il coordinamento del Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa, collaboreranno per migliorare la capacità di resilienza dei territori, nei confronti dei sempre più numerosi fenomeni di esondazione.

L’obiettivo, illustrato durante il workshop a cui ha partecipato anche il direttore dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna, Luca Sebastiani, è sperimentare nuove metodologie di amministrazione dei territori per integrare buone pratiche di collaborazione tra settore pubblico e privato, oltre a misure naturali di ritenzione delle acque a tecnologie del settore informatiche innovative di facile uso e applicazione.

Finora, infatti, la riduzione del rischio idrogeologico è passata attraverso la scelta di soluzioni e di approcci di natura “interventistica”, il nuovo progetto europeo propone invece la riduzione degli interventi strutturali di difesa e di artificializzazione, preferendo azioni che assicurino la difesa del territorio per ipotizzare un utilizzo differente delle aree rurali e peri-urbane. In queste aree saranno adottate misure naturali per la ritenzione delle acque, per la conservazione delle acque di pioggia, mediante sistemi sostenibili di drenaggio e interventi di riqualificazione fluviale.

Oltre ad azioni di confronto, concertazione e formazione che prevedono il forte coinvolgimento di amministratori locali, tecnici, privati cittadini, studenti, enti di ricerca, imprese e associazioni di categoria, il progetto realizzerà tre interventi dimostrativi in Toscana, Sardegna e Liguria per la messa in sicurezza della popolazione, dei beni artistici e culturali, del paesaggio e dell’ambiente dello spazio transfrontaliero con un approccio altamente innovativo ed eco-sostenibile.