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Commissionare ricerche e attività sperimentali

Con una media di circa 130.000 euro per docente, la Scuola si trova ai primi posti tra le università italiane come capacità di attrazione di finanziamenti esterni
Ricotti

Specializzazione su tematiche di frontiera, multidisciplinarità, formazione di alta qualità e valorizzazione della ricerca, un contesto innovativo e all’avanguardia: sono le solide basi sulle quali la Scuola Superiore Sant’Anna si è affermata negli anni come research university, una realtà dinamica, pronta a cogliere le sfide e le istanze del Paese e del contesto internazionale.
La comunità scientifica della Scuola Superiore Sant’Anna è composta da un team di oltre 400 fra docenti, ricercatori, assegnisti di ricerca, collaboratori e dottorandi: una comunità decisamente giovane, considerato che oltre il 50% è composto da assegnisti e dottorandi.

Le ragioni principali per cui le aziende scelgono di collaborare con la Scuola sono tre:

  • le scienziate e gli scienziati della Scuola sono innovatori per natura: alla Scuola andare oltre le frontiere della conoscenza è un’attività consueta;
  • la Scuola ha un’esperienza trentennale nell’innovation management: fin dai primi passi la ricerca e lo sviluppo sono orientati alla traslabilità dei risultati in attività di vita reale;
  • la Scuola ha solide politiche e procedure per garantire la confidenzialità e la tutela della proprietà intellettuale.

L’alto numero di progetti di ricerca consente alla Scuola di autofinanziare le proprie attività di ricerca senza gravare sui finanziamenti dello Stato e di sviluppare idee imprenditoriali e tecnologie innovative. Con una media di circa 130.000 euro per docente, la Scuola si trova ai primi posti tra le università italiane come capacità di attrazione di finanziamenti esterni. Altrettanto significativa è la capacità di attrazione di finanziamenti da bandi competitivi con 70 progetti Horizon 2020 di cui 17 coordinati dalla Scuola come istituzione capofila a cui si aggiungono numerosi progetti finanziati a livello europeo.

Le opportunità di collaborazione con enti e imprese sono molteplici e si differenziano per ambiti di intervento, entità e durata dell’investimento. Le modalità di attuazione spaziano da accordi quadro a livello istituzionale, ad accordi legati a specifici ambiti di specializzazione per commesse di ricerca, partecipazione congiunta a bandi competitivi, creazione di laboratori congiunti (joint labs) che prevedono sia la condivisione di linee di ricerca sia il finanziamento di borse di PhD.  
Le collaborazioni su tematiche specifiche di ricerca, vengono attivate tramite i docenti e i ricercatori della Scuola afferenti ai seguenti Istituti: Biorobotica, Dirpolis, EconomiaManagement, Scienze della Vita, TeCIP e Intelligenza Meccanica.


Benefici fiscali per le aziende

Le aziende che finanziano attività di ricerca e sviluppo possono accedere a benefici fiscali come detrazioni IRPEF, deduzioni IRES, costituzione e gestione semplificata, ecc