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Il 18 giugno al Sant’Anna science café si parla di economia con Marco Grazzi

Data pubblicazione: 16.06.2009
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Dall’economia le coordinate per interpretare la realtà” è il titolo del seminario di Marco Grazzi all’interno del “Sant’Anna science café”, promosso dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, in programma giovedì 18 giugno alle ore 21.15 (aula 3) e tenuto in un’atmosfera informale e seguito da un mix di musica e prelibatezze gastronomiche tipiche del territorio pisano.

Il ciclo di seminari è stato ideato dalla ricercatrice Debora Angeloni ed è stato organizzato insieme a Gabriele Bolognini, altro ricercatore del Sant’Anna.
Nei primi due appuntamenti la “ricerca raccontata dai ricercatori” e, più in generale, la divulgazione scientifica hanno richiamato un pubblico numerosissimo, composto da decine e decine di persone: giovani interessati a iscriversi al concorso per entrare come allievo al Sant’Anna, ragazzi che per una sera hanno messo da parte la “movida pisana”, gruppi di famiglie e di amici: tutti richiamati da argomenti scientifici complessi, quali la filosofia politica o i benefici dell’attività fisica nella cura delle malattie cardiovascolari, ma raccontati con leggerezza, sia pure con il massimo rigore scientifico per l’attendibilità dei contenuti.

Dopo l’intervento di Marco Grazzi, giovedì 18 giugno, ci sarà spazio per la musica dei “Free – Go”, gruppo pop rock che proporrà il suo repertorio, mentre per le degustazioni spazio ad aziende eccellenti: Varramista presenterà i suoi vini, Costa al Bagno il suo olio, il tutto accompagnato da altri assaggi di miele e di formaggi.

Il “focus” del “Sant’Anna science café”, inserito nel cartellone del “Giugno Pisano”, resta la conferenza del ricercatore della Scuola, in questo caso uno dei più giovani ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna, Marco Grazzi. Chi oggi si occupa di microeconomia (ovvero, in estrema sintesi, di come individui, famiglie ed imprese prendano le loro decisioni economiche) dispone di una quantità e di una qualità di dati sconosciuta fino a qualche decennio fa. Questo permette sia di verificare quanto siano appropriati i modelli esistenti sia di proporne di nuovi sulla base di quanto emerge dall'analisi empirica.
Il “talk” di Marco Grazzi si propone di illustrare la distanza esistente tra alcune assunzioni della teoria economica e le evidenze che si ottengono in numerose analisi empiriche. Una (prevedibile) conseguenza di questa distanza è che i risultati ottenuti sulla base di quei modelli teorici rischiano spesso di essere fuorvianti. Si forniranno esempi in cui si mostra come ipotesi errate o troppo semplicistiche possano condurre ad errori interpretativi. Infine, si mostreranno alcuni risultati ottenuti al laboratorio LEM (Laboratorio Economia & Management) che evidenziano un approccio maggiormente attento alle evidenze che emergono dall'analisi empirica.

Breve nota su Marco Grazzi (Firenze, 1978). Nel 2002 si laurea con lode in Economia Aziendale all'Università di Firenze con una tesi in economia finanziaria su “Studio di eventi e modifiche del MIB30”. Dopo aver iniziato il dottorato alla Scuola Superiore Sant'Anna rivolge la sua attenzione ai problemi di economia industriale ed in particolare alle relazioni fra produttività, selezione e crescita delle imprese. Nel 2005 è vincitore della borsa di studio Alberto Predieri per il perfezionamento all'estero che svolge presso la Wharton School alla University of Pennsylvania sotto la guida di Sidney Winter. Nel 2006 discute la tesi di dottorato dal titolo “Four essays on productivity and cost structure in business firms”. Nel 2007-2008 ha tenuto il corso di microeconomia avanzata all'Università di Bolzano ed attualmente è ricercatore alla Scuola Superiore Sant'Anna dove si occupa principalmente di economia industriale, commercio estero e teoria della produzione. In particolare sta investigando le cause della stagnazione della produttività in Italia negli ultimi decenni, ed il ruolo di export e patent come possibili motori della crescita. Svolge la sua attivita' di ricerca alla Scuola presso il laboratorio di economia e management, LEM, ed il centro per l'analisi delle dinamiche finanziarie ed economiche, CAFED. E' coinvolto in vari progetti europei (DIME – network of excellence) ed italiani (in particolare con Istat). E' autore di vari articoli su libri e riviste nazionali ed internazionali.