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PONTE DELLE ORIGINI: NORMALE, SANT’ANNA, UNIVERSITÀ DI PISA, CNR, COMUNE DI PISA SIGLANO INTESA PER OPERA AVVENIRISTICA SULL’ARNO CON LABORATORI DI RICERCA E SPAZI PER LA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA

Data pubblicazione: 27.11.2017
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Istituzioni di Pisa alleate per realizzare il primo ponte-edificio sull’Arno dedicato alla ricerca scientifica e alla divulgazione della scienza:Scuola Normale Superiore (capofila del progetto) Scuola Superiore Sant’AnnaUniversità di PisaConsiglio Nazionale delle RicercheComune di Pisa hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per “Origins Bridge”, infrastruttura avveniristica sul fiume Arno pensata per ospitare laboratori di ricerca e spazi adibiti alla promozione della scienza.

Dopo la prima fase del progetto, avviata dalla sola Scuola Normale Superiore e conclusa con lo studio progettuale di fattibilità e con il concept architettonico dell’opera  - nonché un’approvazione preliminare alla costruzione arrivata dall’Autorità di Bacino, dal Genio civile, dalla Soprintendenza ai beni culturali - inizia ora la seconda fase di selezione dell’operatore economico cui affidare la progettazione, costruzione e gestione di “Origins Bridge”. Un percorso che vede da oggi unite le principali istituzioni di formazione e ricerca di Pisa che, grazie alprotocollo d’intesa, costituiscono un gruppo di lavoro per coordinare gli aspetti amministrativi e per individuare il soggetto più idoneo alla costruzione del ponte-edificio, nell’ambito di una procedura di parternariato pubblico-privato.

Nelle ipotesi, “Origins Bridge” è una struttura leggera, eco-friendly, avveniristica nei materiali di costruzione e nella gestione energetica. Un polo di ricerca futuristico sulle origini del cosmo e della vita, il primo esempio nel mondo di questo genere. Si prevede che possa ospitare non soltanto laboratori di ricerca, ma anche sale multimediali e spazi espositivi, bookshop. La collocazione nella zona est di Pisa, a cavallo tra il viale delle Piagge e il lungarno Guadalongo, sarebbe strategica per la vocazione turistica della città, con due poli fortemente attrattivi ai lati opposti come piazza dei Miracoli e lo stesso “Origins Bridge”. Il “ponte delle origini” Consentirebbe inoltre la riqualificazione dell’area golenale della sponda sinistra del fiume Arno.

“Oltreché la realizzazione e la sostenibilità economica – commenta Pierdomenico Perata, rettore della Scuola Superiore Sant’Anna - la vera sfida sarà la gestione finale del ponte, che dovrà essere fatta in modo da renderlo vivo, attraente ed ecosostenibile. Se il progetto sarà realizzato riuscirà a far crescere tutta l’area intorno ad  esso, soprattutto sulla sponda sinistra dell’Arno nel quartiere di porta fiorentina. E’ giusto che l’Italia non sia seduta sul proprio patrimonio culturale e paesaggistico, ma provi a creare altre opere che rappresentino bellezza e creatività, ci sono esempi in tal senso in tutta Europa”.

“Era fondamentale proseguire – sottolinea Vincenzo Barone, direttore della Scuola Normale Superiore -  un percorso così impegnativo con gli altri soggetti del territorio interessati alla realizzazione dell’opera. Uniti abbiamo a mio parere molte più possibilità di raggiungere il risultato finale, sia perché nel Gruppo di Lavoro che si è costituito ci sono molte più competenze specifiche per finalizzare questo tipo di progetti, sia perché possiamo avere più chance di accedere a finanziamenti nazionali e internazionali se ci presentiamo come un unico polo di ricerca. Ma soprattutto questo accordo è un impegno formale a lavorare tutti insieme per un traguardo di grande prestigio, che conferma la volontà della Scuola Normale di collaborare con le altre istituzioni per il bene comune”.

“Questa realizzazione vuole essere – aggiunge Andrea Ferrara, docente della Scuola Normale Superiore e promotore del progetto - non soltanto un'infrastruttura innovativa, ma anche un simbolo della ricerca pisana ed un omaggio al bello della città e dell’Italia. Costituirà inoltre un’opportunità per tutti i cittadini ed i turisti che visitano Pisa di entrare in contatto con il mondo della scienza e gli scienziati stessi, in un contesto piacevole e stimolante. In questo senso l’unità d’intenti oggi raggiunta tra i vari Enti rafforza grandemente la spinta verso la costruzione di un’opera che sarà un bene di tutti nel quadro di un rilancio del Paese nel nome della cultura e della scienza”.

In copertina: rendering del “ponte delle Origini”.